Partecipazione e registrazione
L’ingresso è libero e l’incontro si terrà
nell’Aula Magna del campus San Francesco di Conegliano, in via Edmondo de Amicis 4.
Per informazioni e ulteriori dettagli, si prega di contattare: media@robertofantinel.com
Giovedì 23 gennaio 2025
Campus San Francesco Conegliano
L’ingresso è libero e l’incontro si terrà
nell’Aula Magna del campus San Francesco di Conegliano, in via Edmondo de Amicis 4.
Per informazioni e ulteriori dettagli, si prega di contattare: media@robertofantinel.com
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Scopri il genio di Mozart, dove la semplicità incontra la profondità dell’anima.
Da numerosi scambi epistolari per i Mozart, padre e figlio, la musica non doveva esser un esercizio intellettuale. Wolfgang fin da bambino impara che attraverso la semplicità e la coerenza delle parti è possibile scrivere musica piacevole e quindi accessibile ad un più vasto pubblico ma anche eccellente da un punto di vista estetico e compositivo. La caratteristica teatralità e profondità, identificabile nella musica di Mozart, trae origine dal fatto che egli, anche per la musica strumentale, si è sempre rifatto alla vocalità come ricerca di una melodia che fosse piacevole, semplice, naturale e orecchiabile.
La percezione del sentire soggettivo. Io sento come te?
Breve esercizio condiviso sulla differente percezione delle emozioni di fronte al medesimo stimolo.
Analisi del contesto biografico di Mozart.
Piccolo accenno al contesto sociale, lavorativo e familiare.
Breve spiegazione, contestualizzazione e analisi delle composizioni oggetto di ascolto.
Nel caso di un testo, si prevede la lettura del contenuto, associandolo alla componente melodica e a quella armonica.
Nel caso di un brano musicale, verrà presentata la partitura d’orchestra, anche solo a livello visivo, per facilitare la comprensione della struttura della composizione.
Ascolto attivo dei brani selezionati con condivisione delle emozioni percepite.
In conclusione, è importante evidenziare il valore di un ascolto consapevole, che integri profondamente le diverse modalità di percezione. Tale ascolto deve essere “attivo”, coinvolgendo non solo la mente ma anche il corpo e la dimensione fisica, evitando di ridursi a un’esperienza esclusivamente mentale.